La Regione Toscana ha pubblicato una guida con le linee di indirizzo antisfruttamento in agricoltura

La Giunta Regionale ha dato il via libera al documento “Indicazioni procedurali agli imprenditori per la consapevole e corretta individuazione dei prestatori di servizi ed esecutori dei lavori agro-forestali” che aiuterà gli imprenditori agricoli a non incorrere in casi di manodopera illegale nelle campagne.

Si tratta dell'Allegato A alla Delibera di Giunta Regionale n. 1397 del 27/12/021
che è un manuale informativo per tutelare i diritti dei lavoratori e aiutare imprenditori agricoli e agro-forestali a ridurre il rischio di scivolare o imboccare la strada del caporalato e dello sfruttamento di manodopera illegale nelle campagne.

Le linee di indirizzo sono state proposte ed elaborate dalla cabina di regia del tavolo di coordinamento istituita dopo la stipula del protocollo, con il supporto delle direzioni “agricoltura e sviluppo rurale”, “sanità welfare e coesione sociale”, “istruzione, formazione, ricerca e lavoro” della Regione Toscana.

Contengono informazioni e buone pratiche su tutto ciò che è utile ed essenziale tra obblighi, corresponsabilità e sanzioni, mettendo a disposizione degli imprenditori uno strumento di supporto al contrasto dell’intermediazione illecita del lavoro in agricoltura.

Il documento si articola in tre parti:

  • ripercorre i termini della normativa penale dopo la riforma del 2016 che ha ridisegnato l'articolo 603 bis del codice penale e il reato di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”
  • illustra le tipologie di contratto e il funzionamento dell’istituto dell’appalto di manodopera e di altri esempi di esternalizzazione e affidamento di lavori “chiavi in mano”, spesso alla base di fenomeni di intermediazione illecita
  • presenta una check list delle precauzioni da adottare per non incorrere in illeciti connessi all’utilizzo di manodopera

Le linee di indirizzo rappresentano un passo in avanti importante verso un sistema produttivo agroforestale sempre più responsabile e un lavoro agricolo con maggiori tutele e dignità. Sono il frutto di un grande lavoro di squadra fatto al tavolo regionale e che offrirà a chi fa impresa in agricoltura di agire con maggiore consapevolezza e serenità. Il rinnovo del protocollo consentirà un consolidamento dell'impegno contro lo sfruttamento della manodopera illegale.

Dove c'è legalità c'è maggiore salute e sicurezza dei lavoratori e di chi fa impresa. Questo documento darà un contributo fondamentale per qualificare e tutelare il lavoro nelle nostre campagne e diffondere una più ampia cultura della sicurezza, è inoltre un importante strumento di prevenzione, che consente ai datori di lavoro di acquisire maggiore consapevolezza di quanto è necessario fare per tutelare i diritti dei lavoratori. Proseguiranno controlli e ispezioni per il rispetto delle norme ma il coinvolgimento e la collaborazione dei datori di lavoro sono fondamentali per un effettiva riduzione degli infortuni e delle malattie professionali.

Anche la Toscana purtroppo non è immune da fenomeni di caporalato e sfruttamento e per questo il rispetto dei diritti di lavoratrici e lavoratori è oggetto di attenzione. Oltre a prorogare questo importante protocollo di intesa e approvare queste innovative linee di indirizzo, che diffondono consapevolezza e svolgono una funzione di prevenzione e controllo nel settore agricolo, al fine di innalzare gli standard di qualità e dignità, la Giunta Regionale ha aderito ad una manifestazione di interesse del ministero del lavoro per la definizione di una proposta progettuale per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo anche in altri comparti produttivi.

https://www.regione.toscana.it/-/una-guida-contro-il-caporalato-nei-campi-con-le-linee-di-indirizzo-antisfruttamento