Accanto a chi ha bisogno, sempre

Un ringraziamento ai nostri operatori e a tutto il terzo settore, al lavoro in questi giorni difficili.

Insieme al sistema sanitario e agli operatori che incessantemente si occupano della salute pubblica ci sono altri lavoratori che per motivi diversi non possono restare a casa. Tra essi gli educatori e gli operatori che lavorano nelle RSA per anziani, nelle comunità per minori e per tossicodipendenti, nei centri d’accoglienza, nelle unità di strada e in tutti quei servizi di prossimità che quotidianamente agiscono nell’ombra, senza andare sotto i riflettori. Nei momenti di grande difficoltà, in cui la situazione è particolarmente complicata, coloro che rischiano di rimetterci di più sono le persone che hanno meno difese. E non si parla solo di difese immunitarie per quanto, in questo caso, siano quelle principali con cui fare i conti. Parliamo di persone non autosufficienti, fragili alle quali, spesso, mancano anche difese culturali, economiche, sociali.

Per questo motivo, con grande abnegazione e senso di responsabilità, chi si occupa delle persone in difficoltà, continua ad andare al lavoro per stare accanto a chi, tra i tanti, ha un bisogno più grande e spesso inespresso. E’ senso di responsabilità verso l’intera comunità e consapevolezza che il significato più profondo del nostro lavoro consiste nello stare accanto agli altri quando la situazione è più difficile del solito.

Per questo crediamo importante ringraziare profondamente tutti i nostri operatori, circa 200, e tutti gli operatori del terzo settore che in questo momento agiscono in condizioni più problematiche del solito, rinunciando spesso a famiglia, tempo libero, affetti per prendersi cura degli altri.