Sui fatti del Calambrone di Pisa

Riceviamo e rilanciamo il Comunicato della CGIL - FUNZIONE PUBBLICA DI PISA

"... Le Cooperative Sociali del territorio, alle quali le Società della Salute affidano i servizi che si occupano in generale di marginalità e di disagio sociale, anch'esse sono vittime di una committenza pubblica che opera tagli lineari e ingiustificati sui servizi."

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COMUNICATO

Mentre la crisi del paese alimenta la crescita delle situazioni legate alla marginalità, le scelte che a livello politico vengono compiute,  sono invece volte ad una drastica riduzione delle risorse da destinare   alla prevenzione ed alla sicurezza dei cittadini e dell'infanzia .

Insomma,  utilizzando  in modo del tutto consapevole una logica perversa di proporzionalità inversa.

Salvo poi piangere sul latte versato e affannarsi a ricercare  e scaricare le responsabilità .

Samantha, come i bambini del nido del  CEP,  piuttosto che  la violenza sulle donne e comunque  tutte le vittime del degrado e dell'indifferenza, sono il risultato di un sistema politico e sociale malato  che nel tempo ha determinato un impoverimento delle coscienze e delle sensibilità di questa società e delle Istituzioni.

Le Cooperative Sociali del territorio, alle quali le Società della Salute affidano i servizi che si occupano in generale di  marginalità e di disagio sociale,  anch'esse sono vittime di una committenza pubblica che opera tagli lineari e ingiustificati  sui servizi.

Una P.A che per i tagli operati nel tempo, ha determinato in modo forzoso l'affermazione  dilagante di contratti di lavoro part-time  , che spesso non superano le 30 ore settimanali e che pur avendo spesso professionalità elevate, di fatto rappresentano i nuovi poveri.

Una P.A,  che non esita ad imporre tempi di pagamento delle fatture per i servizi resi dalle cooperative sociali, anche oltre i 6 mesi, quando addirittura non chiede alle Cooperative,  la disponibilità a  transazioni  stralcio,  su importi forfettari .

La responsabilità  gettata sempre più in alto, per la  riduzione delle risorse,  non può essere l'alibi buono per tutte le stagioni e  attraverso  il quale la P.A prova  a zittire chi  invece giustamente,  invoca di poter lavorare garantendo servizi efficienti e di qualità  .

 Necessita una capacità di programmazione e di controllo  che siano davvero rispondenti alle esigenze del territorio, al pari anche di  interventi  sugli sprechi e su una razionalizzazione,  che non incida sulle fasce più deboli della società .

 

 29 aprile 2016                                                                                                                  Sonia Antoni