Promozione alla lettura

“Il piacere di leggere è doppio quando si è con qualcuno con il quale condividere la lettura”: ciò significa, secondo Katherine Mansfield, che il leggere è di per sé una gioia. L’esperienza della lettura inizia con una voce: il libro raccolto tra le mani, l’occhio che corre sulle parole scritte, il lettore che da corpo alle pagine, la voce che fa vivere il testo. E l’uditore, bambina o bambino, viene accompagnato in un mondo racchiuso in tante pagine rese incantate dal ritmo della voce. Leggere non è un’attività astratta, leggere è un complesso lavoro spirituale: “la lettura è produttiva se si sa leggere”.          Tempo, silenzio, coinvolgimento, costituiscono lo spazio psichico, cognitivo, affettivo del leggere, della sua fatica e del suo piacere e sono anche le dimensioni più adatte a maturare e coltivare l’attitudine alla selezione delle informazioni, ad analizzare il mondo e le cose anche da prospettive diverse, a elaborare un pensiero più formato, più profondo, più creativo. Imparare a leggere significa imparare ad ascoltare. Il libro è un interlocutore silenzioso che comunica attraverso le pagine e i pensieri, i messaggi, le esperienze di un altro. E se siamo disponibili all’ascolto e all’incontro con un libro saremo disponibili comunque all’ascolto e all’incontro con gli altri e con noi stessi.

I libri che compongono la biblioteca dei ragazzi di oggi sono tanti e presentano storie ambientate in tante situazioni; è importante saperli offrire al momento giusto, saperli far amare liberandoli dai vari apparati didattici che allontanano i bambini dal vero modo di gustare la lettura.

L’attività di promozione alla lettura è attuabile e ottiene successo se l’adulto, interessato a intervenire come promotore e mediatore del rapporto libro bambino, compie egli stesso una fruizione attiva, coinvolta, attenta, disponibile a cogliere, conoscere, riconoscere ogni aspetto significativo del libro (tecnico, contenutistico, didattico, ludico..) e, quindi a farne uso creativo.

E’ l’adulto che, per primo, deve identificare le valenze relative dello strumento libro per potersi sganciare dal concetto tradizionale di intenderlo e usarlo, e, di conseguenza, poterlo promuovere in maniera più divertente, appassionante… Sarebbe dunque auspicabile riuscire a creare quello che è stato definito un “leggere-giocare-comprendere-creare” e di dare ai bambini e alle bambine qualche chance in più per amare la lettura costruendo un libro fatto tutto da loro, e poi leggere. 

Obiettivi generali 

  • Offrire diverse opportunità per sviluppare la capacità di ascolto e di parlato attraverso momenti di drammatizzazione e di animazione;
  • Entrare nel mondo fiabesco con un’attività viva e partecipata contrapponendosi alla passività imposta dagli strumenti mediali;
  • Predisporre interventi di promozione alla lettura facendo leva sugli autentici interessi dei bambini e delle bambine e utilizzando le loro produzioni grafiche;
  • Avvicinare i bambini e gli adulti alle biblioteche per farne un uso critico e creativo;
  • Stimolare l’autonomia di scelta dei bambini e delle bambine nell’ambito della lettura e della relazione tra pari;
  • Valorizzare le potenzialità educative e di socializzazione nelle attività dell’ascolto e nelle attività grafico- manipolative.